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Cereo o Candelora dei Pizzicagnoli

 

La Candelora dei Pizzicagnoli: Tradizione, Stile e Devozione

 

Tra le candelore che sfilano in onore di Sant'Agata, patrona di Catania, una delle più eleganti e artistiche è sicuramente la Candelora dei Pizzicagnoli, conosciuta anche come la Candelora degli Alimentaristi o “Fummaggiara”

 

Questo cero votivo rappresenta la categoria dei pizzicagnoli, ossia i commercianti di prodotti alimentari, e si distingue per il suo magnifico stile liberty, che la rende una delle candelore più apprezzate per la sua bellezza e ricchezza di dettagli.

 

Un Capolavoro in Stile Liberty

 

La Candelora dei Pizzicagnoli è suddivisa in quattro ordini e ogni suo livello racconta una storia di arte e tradizione. 

La sua struttura venne scolpita e arricchita da elementi tipici dello stile liberty durante una ristrutturazione avvenuta nel 1914, alla quale parteciparono il celebre scultore Vincenzo Cuscunà e i suoi figli Rosario e Sebastiano. 

La bellezza e l'armonia delle decorazioni liberty sono un tratto distintivo di questa candelora, rendendola unica nel panorama delle celebrazioni agatine.

 

Elementi Scultorei di Grande Pregio

 

Alla base della candelora, si trovano quattro splendide cariatidi, che sostengono la struttura con grazia e forza. Nel secondo ordine, si possono ammirare scenografie raffiguranti il martirio di Sant'Agata, eseguite con grande maestria, rendendo omaggio al sacrificio della Santa.

 

Il terzo ordine è arricchito da testine di angeli scolpite agli angoli e da otto angioletti che sembrano fluttuare attorno alla struttura, creando un effetto di leggerezza e spiritualità.

 

Al di sotto della corona, troviamo le statue dei quattro apostoli: Sant'Andrea, San Pietro, San Paolo e San Giovanni, che simboleggiano la forza della fede cristiana e la protezione offerta alla comunità dei pizzicagnoli.

 

Restauri e Modifiche

 

La candelora ha subito diversi restauri nel corso della sua storia.

Un importante intervento avvenne nel 1946, quando venne dorata per la seconda volta dal maestro indoratore Andrea Lombardo, restituendo al cero votivo la sua originaria luminosità. Successivamente, nel 1980, fu sottoposta a un ulteriore restauro, durante il quale venne allungato il cerone interno e ripristinata una boccia di vetro secondo la tradizione originale.

 

Durante il periodo che va dal dopoguerra agli anni Sessanta, la candelora era abbellita da mazzi di fiori artistici, spesso realizzati in forme particolari, come grandi corone o stelle, che aggiungevano un ulteriore tocco di creatività e colore alla struttura.

 

 

 

 

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